Cripto: attività da regolarizzare

Le cripto – attività, se possedute, fanno scattare in capo al contribuente una serie di obblighi fiscali. Se detenute all’estero le informazioni dovranno rientrare nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non via sia la gestione di un intermediario italiano è obbligatorio dichiarare le plusvalenze conseguite dalla loro vendita, l’importo è determinato dalla differenza positiva tra il valore di vendita e quello di acquisto applicando una tassazione sostitutiva del 26 per cento.

Non dichiarare il possesso di cripto – attività è sanzionato dal Legislatore.

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti novità in merito alla regolarizzazione fiscale di questo strumento. La regolarizzazione riguarda i periodi di imposta fino al 2021 per i quali non sono decaduti i termini per l’accertamento o gli obblighi dichiarativi.

È necessario inviare un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate, la sanzione ammonta al 0,5 per cento del valore delle attività per ogni anno di omessa dichiarazione. Se si tratta di valori esteri che dovevano essere ricompresi nel quadro RW si applica un’ulteriore imposta sostitutiva del 3,5 per cento.

L’istanza in oggetto può essere presentata entro il 30 novembre 2023.

Gli uffici rimangono a disposizione

12/09/2023