GOVERNO: DRAGHI ANCORA AL LAVORO PER CHIUDERE IL CERCHIO

La riforma del fisco e le ricette economiche illustrate dal premier incaricato Draghi dividono già i possibili sostenitori del governo. In realtà l'ex numero della Bce punta soprattutto sul piano dei vaccini, ritiene che occorre aumentare l'acquisto delle dosi, che sia quella la prima misura da prendere, aumentare il personale, vaccinare prima i docenti e gli studenti. Berlusconi, tra l'altro, gli avrebbe promesso di mettere a disposizione il "piano Bertolaso". Draghi con le forze politiche incontrate nel secondo giro di consultazioni ha parlato della necessità di ridurre le tasse sul lavoro, di implementare la battaglia contro l'evasione fiscale e confermato che sul processo d'integrazione nell'Unione europea non si torna indietro. Ha spinto per una riforma del
fisco progressiva e chiuso la porta alla flat tax. Draghi oggi vedrà le parti sociali, dovrebbe sciogliere la riserva venerdì, secondo quanto ipotizzano fonti parlamentari. Alle forze politiche non ha chiesto una rosa di nomi, un segnale che non intende, perlomeno per ora, trattare sulla squadra di governo, intende farlo direttamente con il presidente della Repubblica. Ma le forze che sosterranno il governo attendono segnali vorrebbero essere coinvolte anche sui nomi. L'ipotesi è che nei dicasteri chiave vadano dei tecnici, ma sotto traccia è scontro sui ministeri.

Oggi il colloquio con Confcommercio è previsto alle ore 15.45.

Sangalli: "Non mancherà il nostro contributo"

“La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi. Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo. Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo. Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa. Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”: così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulla scelta di Mario Draghi come presidente del Consiglio incaricato.

Fipe: “Fate presto, a rischio l'intero comparto”

"Non spetta ad una associazione di categoria entrare nel merito di una crisi di governo. Spetta però a chi ha responsabilità nella rappresentanza e vive a stretto contatto con le imprese di questo Paese, evidenziarne i gravi rischi, con scadenze importanti e urgenti, come gli annunciati provvedimenti emergenziali o la messa a punto del documento sul Recovery Plan, e richiamare al senso di responsabilità le forze politiche, con l'invito a fare presto. Il Paese non può permettersi tatticismi o distrazioni, vista la drammaticità del momento che impone decisioni rapide e contesti stabili. I pubblici esercizi e la ristorazione italiana sono in ginocchio. I danni subiti mettono a repentaglio la tenuta economica dell'intero comparto e il momento drammatico impone il richiamo ai migliori valori del Paese. Vi imploriamo, fate presto". Questo il commento del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani.

10/02/2021