Intesa sui ristori, subito fatturato poi saldo a fine anno

A spingere l'idea di affinare il meccanismo dei ristori guardando agli utili nelle scorse settimane era stato in particolare il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, alla luce anche delle interlocuzioni al Mise con le categorie. E una delle questioni da risolvere era proprio quella della tempistica per l'erogazione di questa nuova tranche di ristori che, inevitabilmente, devono aspettare i bilanci (a giugno) o le dichiarazioni dei redditi per le attività in contabilità semplificata (novembre).

La soluzione è stata trovata in un mix tra fatturato - la base di calcolo dei ristori erogati finora - e utili: tutti i dettagli si avranno con la scrittura delle norme, in corso in queste ore in vista del Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi tra giovedì e venerdì, ma il nuovo sistema manterrà lo schema attuale di ristori di massimo 150mila euro e per imprese fino a 10milioni di fatturato. Tutte le attività che hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i bonifici dall'Agenzia delle Entrate previsti dal decreto Sostegni 1, riceveranno l'equivalente in automatico. E sempre sulla base del fatturato potranno intanto richiedere - se sarà mantenuta l'impostazione delle prime bozze - un ricalcolo del periodo di riferimento. In più, una volta approvati i bilanci o effettuate le dichiarazioni dei redditi, le imprese interessate potranno poi chiedere un'ulteriore integrazione dell'indennizzo.

12/05/2021