Le principali misure contro il caro-eneregia per le imprese "non energivore" previste per il 2022
1. Azzeramento oneri generali di sistema
Per limitare l'impatto in bolletta degli straordinari rialzi dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso, il Governo ha adottato diversi provvedimenti che hanno azzerato per l’energia elettrica e ridotto per il gas gli oneri generali di sistema in bolletta per tutto il 2022. Tali oneri pesano per il 20-25% sulla bolletta elettrica.
2. Crediti d’imposta “elettrico” e “gas”
Sono stati introdotti in favore delle imprese contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto della componente energetica.
In particolare per il secondo e terzo trimestre 2022 (aprile-settembre) è stato previsto:
- per l’energia elettrica: credito di imposta nella misura del 15% a favore delle imprese diverse da quelle “energivore” dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW;
- per il gas naturale: credito di imposta nella misura del 25% a favore di tutte le imprese “non gasivore”.
Per i mesi di ottobre e novembre 2022 il nuovo decreto Aiuti-ter (decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144) ha esteso la misura sia dal punto di vista della platea dei beneficiari sia dal punto di vista della percentuale del credito di imposta. In particolare è stato previsto:
- per l’energia elettrica: credito di imposta nella misura del 30% (in luogo del 15%) a favore delle imprese “non energivore”, dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW (e non più a 16,5 kW);
- per il gas naturale: credito di imposta del 40% (in luogo del 25%) a favore di tutte le imprese “non gasivore”.
3. Riduzione dell’IVA al 5% sulle bollette gas
Un’ulteriore misura di sostegno contro il caro energia è l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al 5% sulle forniture di gas metano impiegato per usi civili e industriali.
Tale misura di contrasto all’aumento dei prezzi energetici in bolletta è stata introdotta a partire dai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021 (decreto-legge 27 settembre 2021, n. 130), per poi essere prorogata con riguardo alle somministrazioni contabilizzate nelle fatture di gas metano emesse nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 (L. 234/2021); aprile, maggio e giugno 2022 (D.L. 17/2022); luglio, agosto e settembre 2022 (D.L. 80/2022, confluito nel D.L. 50/22); ottobre, novembre e dicembre 2022 (nel D.L. 115/22).
4. Garanzie pubbliche su finanziamenti bancari
Con l’art. 3 del “decreto Aiuti-ter” (decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144) è stata prevista:
- la gratuità delle garanzie rilasciate dal Fondo di garanzia PMI e da Sace S.p.A. per i finanziamenti bancari concessi alle imprese per il pagamento delle fatture per consumi energetici, emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, a condizione che il tasso applicato al finanziamento non superi, al momento della richiesta della garanzia, il rendimento dei BTP di durata media pari o immediatamente superiore al finanziamento concesso. Il costo del finanziamento sostenuto dall’impresa deve, inoltre, essere limitato al solo recupero dei costi sostenuti dalla banca e, in ogni caso, inferiore al costo del medesimo finanziamento in assenza di garanzia;
- possibilità per il Fondo di garanzia PMI di rilasciare garanzie fino all’80% del finanziamento a favore di tutte le imprese beneficiarie, indipendentemente dalla loro fascia di rating.
5. Riduzione di accise e IVA su carburanti
Per fronteggiare gli effetti del caro carburanti, con il decreto legge 21 marzo 2022, n. 21, è stata introdotta la riduzione temporanea delle accise sul gasolio per autotrazione e sulla benzina, nella misura di 25 centesimi di €/litro.
Inoltre, attraverso il D.L. 2 maggio 2022 n. 38 è stata ridotta dal 22% al 5% l’IVA applicata sul metano per autotrazione.
Entrambe le misure sono state successivamente prorogate, da ultimo, fino al prossimo 31 ottobre.
6. Ulteriori misure contro il caro carburanti
Sono state stanziate ulteriori risorse per ridurre gli effetti del caro carburanti nei confronti degli utenti professionali del trasporto, e introdotti specifici crediti d’imposta per gli acquisti dell’additivo AD blue (pari al 15% della spesa), del gas Naturale Liquefatto (pari al 20% della spesa) e del gasolio (pari al 28% della spesa).
Per una risposta all’emergenza energia
Sono indispensabili urgenti e coordinate risposte europee: energy recovery fund, tetto al prezzo del gas, revisione dei meccanismi e delle regole di formazione del prezzo dell’elettricità.
Per quel che, invece, riguarda gli interventi fin qui messi in campo a livello nazionale, si ritengono prioritarie le seguenti misure:
- estensione temporale del credito d’imposta del 30 % per i non energivori riferito al bimestre ottobre-novembre 2022 anche al trimestre luglio-settembre ed al prossimo mese di dicembre;
- rafforzamento (ed estensione temporale) del suddetto credito d’imposta nella misura del 50% per bollette recanti incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%;
- estensione temporale della possibilità del ricorso alla rateizzazione delle bollette per consumi energetici riferiti almeno a tutto il 2022;
- innalzamento fino al 90% della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le PMI a fronte di finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte ad esigenze di liquidità causate dall’impennata dei prezzi energetici;
- proroga al 31 dicembre 2024 dei termini per la fine della tutela di prezzo nel mercato al dettaglio dell’energia elettrica.
Più in generale, rafforzamento degli interventi degli strumenti di garanzia, ristrutturazione dei prestiti e allungamento della durata dei prestiti garantiti, rinnovo delle moratorie creditizie sono anch’esse misure assolutamente essenziali per fronteggiare le conseguenze del caro energia a carico delle imprese, supportandone le esigenze di liquidità e contenendo gli impatti finanziari. La necessità di tali misure sollecita anche l’intensificazione del confronto in sede europea sul trattamento delle esposizioni in moratoria e sul rating delle imprese, nonché sulle regole in tema di NPL.
Ancora, è fondamentale dare continuità all’esonero degli utenti finali dal pagamento degli oneri generali di sistema fino al ritorno dei prezzi dell’energia su livelli pre-emergenziali.
Analoghe esigenze di continuità valgono, inoltre, per la riduzione delle accise sui combustibili, per l’applicazione dell’IVA al 5% sul metano per autotrazione e per il rifinanziamento dei ristori contro il caro carburanti, introdotti per gli utenti professionali del trasporto.
In materia di normativa societaria, occorre poi:
- prorogare anche per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 le norme “emergenziali” temporanee concernenti la non applicazione delle disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite e di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale, nonché di posticipo al quinto esercizio successivo del termine entro cui la predetta perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo;
- prorogare anche per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 le norme “emergenziali” temporanee in materia di sospensione dell’ammortamento annuo del costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali;
- introdurre la possibilità - per le imprese che applicano i principi contabili nazionali ed internazionali e con deroga a tali principi limitata alle spese per l’energia elettrica sostenute nel 2022 - di capitalizzare questi costi in bilancio in dieci quote annuali di ammortamento, ferma restando la deducibilità fiscale nel solo periodo d’imposta 2022.
10/10/2022